venerdì 30 dicembre 2011

TORTA DI ALBUMI

Altra ricetta per il riciclo della pappa...a me capita spesso di fare ettolitri di maionese, per l'insalata russa, la capricciosa, la tonnata...ecc ecc... (infondo il colesterolo è un lusso che va alimentato giorno per giorno!) e poi restano i famigerati ALBUMI!!! Che vi fissano con aria viscida e gelatinosa...non sono molto invitanti e spesso vengono gettati via. Oggi vi dirò come trasformarli in una torta deliziosa!!!

TORTA DI ALBUMI

Per 6 persone

180 g burro (o margarina) ammorbidito
250 g farina (uniteci anche il lievito, così si amalgama meglio)
lievito vanigliato
130 g zucchero
4 / 5 albumi
scorza di 2 arance

Lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero e lavorate finché non è spumoso. Montate gli albumi a neve fermissima (potete aggiungere un pizzico di zucchero, così montano meglio) e incorporateli al burro lentamente, alternandoli con la farina. Aggiungete la scorza di arancia grattugiata.
Versare nello stampo imburrato e infarinato (o di silicone che è più comodo! ;))
Cuocete a 170°in forno già caldo per 40 minuti. Servite spolverizzato di zucchero a velo. Vedrete, è ottimo, morbido e sta benissimo pucciato nel tè!!!
Buon anno nuovo a tutti!!!
Baci e fuochi d'artificio!!!!

TORTINE DI PANETTONE

Il Natale è già arrivato ed è ormai passato...già ho un pochino di malinconia...Tanti sono partiti per le vacanze, mentre io sono qui in città a fare la muffa e lavorare..uff
Però c'è un aspetto del Natale che non viene mai considerato e che, secondo me, meriterebbe l'attenzione di Oslo per l'assegnazione dei Nobel.
Sto parlando dell'Arte di Riciclare gli Avanzi dei pranzi delle feste!!!
Oggi vi do due ricettine ottime che servono proprio allo scopo!!!
La prima sono le TORTINE DI PANETTONE...indovinate cosa vi serve??!!!?

Per 4 persone (che però mangiano come lupi, le dosi sono abbondanti!)

200 g panettone
3 uova
50 g zucchero
50 g fecola
2 cucchiai di rum
50 ml latte
1 cucchiaino di succo di limone

Sbriciolate il panettone in una ciotola e bagnatelo col latte e il rum (che può esserci o no, oppure essere un altro liquore...dipende dai gusti!). Montare a parte i tuorli con lo zucchero e aggiungere la fecola. Strizzare un po' il panettone e unirlo al composto.
Montare a neve ferma gli albumi con il cucchiaino di succo di limone e incorporarli con delicatezza, perché non smontino, al panettone.
Riempire per tre quarti gli stampini per i muffin o delle cocottine imburrate e spolverizzate all'interno di zucchero semolato.
Cuocere in forno 15 minuti in forno caldo a 200° e servire freddi accompagnati da spumante e, se proprio siete golosoni come me, decorate le tortine con scorze di arancia candita!!!!

lunedì 26 dicembre 2011

CIPOLLOSITA' FESTIVA!!!!!!

Per la pentola a pressione, così è sanissima!!!

Cottura 10'
x 4 persone

200 g di cipolle
50 g burro
1 cucchiaio colmo di farina
1,25 dl di brodo
mezzo bicchiere di vino bianco (o birra)
75 g gruyère
fette di pane raffermo
sale e pepe

Affettare sottili le cipolle e farle imbiondire nella pentola a pressione APERTA col burro, a fuoco basso. Versare il vino e fatelo evaporare. Salare e unire la farina. Dare una mescolata, aggiungere il brodo facendo attenzione che non si creino grumi e chiudere la pentola a pressione. Calcolare 10 minuti dall'inizio del fischio.
Intanto tostate le fette di pane in forno caldo e grattugiate il gruyère con la grattugia coi fori grossi.
Disporre sul fondo di 4 piccole pirofile le fette di pane tostato, versatevi sopra uno strato di zuppa di cipolle e cospargete di gruyère. Gratinate in forno per qualche minuto a 180° , finché non si crea una bella crosticina dorata.
Servite bollente!
Buon appetito!!!!

lunedì 19 dicembre 2011

giovedì 8 dicembre 2011

GNOCCHI ALLA ROMANA

Oggi è giovedì...e giovedì..GNOCCHI!!!!
Ma non i soliti gnocchi di patate, bensì i prelibati e leggeri gnocchi alla romana. Non so se qualcuno di voi ha mai avuto il coraggio di comprare il preparato pronto al semolino dal banco frigo del supermercato...a me è capitata la sfortuna di assaggiarlo ed è veramente tremendo!!!
Quindi oggi vi insegno a farveli da voi e scoprirete quanto sono ottimi e comodi da trovarsi in padella al ritorno da palestra all'ora di cena!

Vi servono:
125 g semolino
50 cl latte
1 uovo
parmigiano q.b.
Burro q.b.
Sale e noce moscata

Fate bollire il latte e salarlo al primo bollore. Versarci a pioggia il semolino e lavorare con la frusta per non far fare i grumi. Appena riprende il bollore, togliere dal fuoco, unire uovo, burro, noce moscata e parmigiano e mescolare vigorosamente.
Rimettere sul fuoco a cuocere girando per altri 10 minuti circa (o finché non si staccano dai bordi del pentolino).
Distendere in una teglia creando uno strato alto non più di un centimetro e lasciar raffreddare per una mezza giornata.
Tagliare a quadrati di 4 cm di lato, disporre in una padella unta, sovrapponendoli leggermente e cuoceteli coperti finché non hanno fatto una bella crosticina dorata sotto. Ora girateli con l'aiuto del coperchio e cuoceteli anche dall'altro lato.
Volendo, li potete cuocere in forno dopo averli coperti di parmigiano. Assicuratevi di farli gratinare bene.
Buoni appena fatti, ma anche scaldati il giorno dopo!!!!

mercoledì 7 dicembre 2011

ZUCCA IN CARPIONE

Visto che è inverno abbiamo sulle nostre tavole una varietà di verdura eccezionale! E io amo tantissimo la zucca, che preparo in un sacco di modi, tra cui uno golosissimo, che ora vi insegno.

ZUCCA IN CARPIONE

Diciamo, una quantità di zucca relativa, tra i 300 g e il kilo!!!
Tagliate la zucca a listarelle lunghe non più di 4 dita e larghe due, infarinarle leggermente e passarle in olio bollente. Scolarle e alternarle, in una ciotola, con fettine sottilissime di aglio e foglioline di salvia. Salate ogni strato e terminatelo con una spruzzata di aceto di vino rosso. Sono ottime mangiate subito, ma veramente epiche mangiate il giorno dopo, accompagnandole con un buon bicchiere di vino.

Ricordate che la zucca è sanissima e fa tanto bene, e con questa preparazione si mitiga anche un po' il gusto dolce della cucurbita in questione!


GERMOGLI

Mamma mia come passa il tempo...sono proprio pessima, mi sembra di non riuscire a ottemperare agli impegni presi...sono un'assenteista del web. Forse è un bene, non sento nessuna delle nuove dipendenze che girano oggi, riesco a sopravvivere una settimana senza facebook...giusto una capatina alle mail!!
Oggi voglio darvi un suggerimento sano e ottimo, ovvero, come fare in casa i germogli di soia (e non solo!!)
Prendete un contenitore trasparente basso (io, ad esempio, uso una vaschetta di plastica del gelato)e mettetelo da parte. Lavate soto l'acqua corrente una bella manciata di semi di soia, meglio biologica, e metteteli a bagno in acqua tiepida per 2 ore. Scolateli e metteteli nel contenitore coperti da una garza o un panno umido. Avvolgete in un sacchetto di plastica e mettete in un luogo buio. Ogni giorno sciacqateli sotto l'acqua corrente, poi ricopriteli e metteteli al buio.
Dopo 5 giorni esponeteli alla luce, così fanno un po' di fotosintesi e diventano più gustosi. Infine lavateli un'ultima volta e mangiateli come più vi piacciono.
Buon appetito sano e proteico!!



martedì 22 novembre 2011

BISCOTTINI!!!

Arieccomi! È passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho avuto tempo di scrivere...I mesi pre-natalizi, non so perché, ma sono sempre stra impegnativi..sembra che tutto vada in standby fino a ottobre...per poi esplodere in una gigantesca cascata di coriandoli di impegni e scadenze...a cui, tra l'altro, riesco a prestare meno dell'attenzione che servirebbe! UFF!!! Se a tutto questo ci si mette un poco di ansia da contingenza economica e un po' di stress da preparazione esame di kung fu, si mescola dolcemente il tutto con visite dal fisioterapista e un pizzico di corso di formazione a lavoro...si ottiene una torta di impegni che "infiniti mugugni adducono ai bovini"!!
Comunque oggi è il mio giorno libero, finalmente, dopo un paio di settimane, e posso scrivere un po'..anzi, oggi devo passare il pomeriggio a scrivere, ci sono alcuni articoli che aspettano di essere stesi!!!
Prima però un po' di svago, com'è giusto che sia! Innanzi tutto, colgo l'occasione di salutare il freddo porco che è arrivato a Torino. Sono alcune mattine che litigo con un paio di pinguini che ormai vivono sul mio balcone...non vogliono sloggiare! Pare che il clima sia perfetto per il loro habitat e poi temono l'orso polare che sta in cortile!!! Scherzi a parte...ci sono state gelate non indifferenti in città, non oso immaginare cosa è stato in aperta campagna!!

Visto che il freddo è ormai di casa, io e il Vitello abbiamo rispolverato la tradizione della merenda domenicale a base di te e dolcetti. E oggi vi dono la mia ricetta base della pasta frolla, con cui ho fatto i biscottini che vedete nella foto (...si, sono buoni come sembra!!)

PASTA FROLLA (base, quindi va bene anche per la crostata)

Per 6 persone

250 g farina
50 g zucchero
1 uovo
150 g burro
1 limone ben lavato

Grattugiare la buccia del limone e unirla alla farina. Aggiungere lo zucchero e fare una fontana, dentro cui mettere il burro ammorbidito e l'uovo. Volendo si può aggiungere anche della vanillina, non ci sta affatto male!
A questo punto cominciate a lavorare l'impasto con una forchetta per non impiastriciarvi di uovo fino alle orecchie e, quando il burro è abbastanza amalgamato, terminate di impastare a mano. Dividete l'impasto in due parti e in una aggiungete una bella cucchiaiata di cacao. Fate riposare i composti in frigo per almeno mezz'ora poi stendeteli sottili, alti non più di mezzo centimetro.
Per i biscotti alla marmellata dovrete tagliare due dischi. Uno come base su cui mettere la marmellata e l'altro con un buco in centro, che poi sovrapporrete. Dopodiché li potrete cuocere.
Per gli altri biscotti giocate di fantasia, intingeteli nel cioccolato fuso dopo averli cotti, sovrapponeteli....insomma, giocateci come ho fatto io!!
La cottura dev'essere brevissima, 10 minuti a 180 gradi, sennò diventano di marmo!
Fatemi sapere se vi piacciono!!

lunedì 7 novembre 2011

MUFFIN e MUFFA!!


Rieccoci, anche se le contingenze attuali non sono proprio rosee...stiamo aspettando l'onda di piena del Po da un momento all'altroo e la cosa non è certo piacevole. Sono quattro giorni che piove ininterrottamente e le mie ossa cominciano a manifestare i primi dolorini tipici dell'eccesso di umidità...anche se più che dire che sento l'umido, se continua così, bisognerebbe dire che patisco la muffa!!!
Ieri pomeriggio era domenica e abbiamo passato un lieto pomeriggio tra amici nerd a giocare di ruolo. In queste occasioni la sottoscritta fornisce sempre grosse quantità di cibo "spazzatura", perché si sa che tirare i dadi mette fame!
Solo che ieri no era giornata da pizzette o popcorn, faceva freddo, diluviava e l'umore di tutti era abbastanza pesto per l'ipotesi della chiusura dei ponti di Torino in giornata. Quindi cos'ho pensato?? Alla faccia della pubblicità della Ciobar. Ho preparato muffin al cioccolato e cioccolata calda!!! Un'esplosione di calorico anti depressivo marrone...ha migliorato il nostro pomeriggio!
Vi lascio la ricetta dei muffin e qualche trucchetto per farli ottimi!

MUFFIN (dosi per circa 16 muffin)

350 g farina
150 g zucchero
50 g cacao (io mischio quello amaro con quello zuccherato)
230 ml latte (oppure, senza misurarlo, QB)
100 g burro fuso (o margarina)lievito
gocce di cioccolato fondente
1 uovo
unire la farina col cacao e il lievito, fare la fontana al centro e unirci l'uovo sbattuto e lo zucchero. Poiché l'impaasto sarà asciuttissimo, versate a filo, mentre girate col cucchiaio di legno, il burro fuso e il latte, finché non viene un impasto cremoso e liscio. Per le gocce di cioccolato non c'è una dose precisa...e non sono mai troppe, quindi aggiungetene a vostro piacere nell'impasto.
Riempite gli stampini con una cucchiaiata di impasto e sovrapponeteci un cucchiaino di nutella o marmellata di ciliegie e mettete un'altra cucchiaiata di impasto. Così facendo avrete i muffin con il ripieno al centro bello caldo e rimarranno belli umidi. Cuocete circa 20 minuti a 180°oppure, come sempre, andate a naso! Ora vi lascio, vado a strizzarmi via un po' di umidità dalle ossa...magari potrai vivere in un'asciugatrice finché non smette di diluviare...vabbè, vi saluto e ci vediamo sull'arca!!!! muggiti!!!

                                   

giovedì 3 novembre 2011

Fatica...puf puf...

Uff...che faticaccia essere un bovino...sono reduce dall'estenuante mese dei compleanni e delle fiere enogastronomiche e la mia lucidità mentale è leggermente offuscata! Però belle feste e tanta pappa buona! Ho anche creato con dei colleghi un'installazione artistica per Paratissima e pure per quella c'è voluto un bel po' di tempo!insomma, per concludere, chi ha tempo per un blog se esaurisce tutti i minuti liberi???? comunque sono tornata e da domani si riparte con le ricettine. Per oggi solo saluti piovosi e umidi, un po' come il naso di un ruminante!!!

mercoledì 26 ottobre 2011

Mugugno!!


Ave, moritura vi saluta...sono ormai fermamente convinta che i miei anticorpi vogliano eliminarmi in quanto corpo estraneo in me stessa...nuovamente a casa, il mal di gola è progredito in bronchite...quindi antibiotici e caldo. E dieta a base di verdura, il che tradotto significa che sono due giorni che mangio cavolfiore...che non è proprio il massimo! Non esiste una sola ricetta nel panorama mondiale che comprenda il cavolfiore ma non il suo sapore, nemmeno la crema indiana con cocco e spezie. Uff!
Nella stalla fervono i preparativi per il compleanno del vitello, che cade la notte di Halloween, quindi sto anche pensando al trucco per la serata, ma la mia verve creativa in questo periodo fa la muffa!
Niente ricetta oggi, poco appetito mi spegne l'acquolina e non concilia la creatività culinaria. Scusate tutti, voi tre lettori in croce, ma oggi non è giornata! KOF KOF KOF!!torno dall'areosol!!!

mercoledì 19 ottobre 2011

....E pure HUMMUS!


Pensandoci bene, però, i falafel di prima sono perfetti serviti con un buon HUMMUS, quindi...

180 g ceci BOLLITI
2 limoni
2 spicchi d'aglio
120 g yogurt

Frullare i ceci bolliti insieme all'aglio. Aggiungere anche il succo dei due limoni e lo yogurt e continuare a frullare finché no avrete una crema vellutata e uniforme.
Servire cospargendo la superficie di peperoncino.

FALAFEL

Rieccomi...è passato un po' di tempo dall'ultima volta ma, a volte, i bovini hanno settimane pienissime, tra lavoro e palestra e tutte le ruminate quotidiane!
Sono a casa in mutua perché totalmente afona e questo è il prezzo che devo pagare per aver ottenuto l'autunno desiderato...certo, lo volevo più tiepido e colorato, meno gelido e improvviso...se non mi fosse calato sul groppone come una ghigliottina sarebbe stato meglio...però...almeno ora è davvero ottobre. Ieri ho passato la mattina in cerca di regali di compleanno per il vitello e oggi invece mi coccolo con gli amigurumi!
E' un periodo strano...da un lato sento un po' il fastidio per la presenza di persone sgradevoli, però il tutto è bilanciato dalla riscoperta di persone splendide, quindi non riesco a essere misantropa quanto vorrei. E poi sento già lo spirito del natale alle porte...Ma cambiamo discorso!
Mi sento molto etnica, quindi oggi vi lascio la ricetta dei FALAFEL...buonissimi, vegetariani e senza glutine!

Dosi per 16 Falafel

250 g ceci
2 scalogni
¼ cucchiaino di peperoncino
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di menta frasca tritato
1 cucchiaio di coriandolo tritato
2 cucchiaini di cumino in polvere

Ammollare i ceci per una notte in acqua con una punta di bicarbonato (per renderli più digeribili). Scolarli e frullarli fini. Unire tutti gli ingredienti nel frullatore e amalgamare bene, aggiungendo un pizzico di sale.
Conservare in frigo per un paio d'ore.
Togliere dal frigo e formare palline un poco schiacciate ai poli e friggetele per tre minuti circa per lato. Devono risultare dorate. Vi consiglio di sbafarle finché sono calde!



lunedì 10 ottobre 2011

Torta di Castagne

Ciao a tutti! Sabato abbiamo festeggiato il compleanno di una mia amica e ho fatto le sue tre torte preferite: Sacher, nocciole e castagne...un'abbuffata di pura delizia dolce!
Inizio con lo scusarmi con voi, ma la torta di nocciole non verrà mai diffusa, sono dannatamente gelosa della ricetta della mia bisnonna astigiana e me la custodirò gelosamente fin nella tomba!
Però, per quanto riguarda le altre due...campo libero. Oggi vi lascio la ricetta della TORTA DI CASTAGNE, che, per la gioia degli afflitti dalle intolleranze, è Gluten Free!
Trattasi di un dolce tipico piemontese, quindi non aspettatevi una presentazione in stile "monte bianco" o un'aspetto assai gradevole alla vista. Bisogna passare sopra il color compensato e all'aspetto poco compatto, dopodiché sarete pronti per apprezzarne il gusto pastoso e castagnato, la leggerezza e friabilità e, soprattutto, tutto il suo essere calorica! Ahò, ragazzi, è una torta autunnale, deve dare un po' di benzina al corpo! Decisamente questa torta entra nella top ten delle mie specialità, quindi, da buona esperta vi do un Consiglio con la C maiuscola...non provate a farla se non in uno stampo di silicone (potete anche dividere il composto in stampini per tortine, diminuendo il tempo di cottura)...non è una torta che si sforma facilmente, siete avvisati!

TORTA DI CASTAGNE (x 6 persone)

300 g castagne
175 g zucchero
75 g burro (o margarina x gli intolleranti al lattosio)
50 g nocciole
2 uova

Lessate le castagne sbucciate, scolatele e toglietele, con tanta santa pazienza, la pellicina marrone. Dopodiché passatele col passaverdura (o lo schiaccia aglio, in mancanza di altro. Non frullatele, ché la torta viene malissimo!) fino a ottenere una purea friabile. Intanto frullate finissime le nocciole, ma senza tostarle prima, devono mantenere un gusto delicato!
A parte, montare il burro ammorbidito con lo zucchero e incorporare i tuorli d'uovo. Procedete a montare a neve ben dura gli albumi e teneteli a portata di mano!
Unite al burro la purea di castagne e la farina di nocciole e amalgamate energicamente il composto. Se lo lavorate bene, non servirà nemmeno il canonico goccio di latte per ammorbidire.
Infine unite i tuorli d'uovo, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per unire gli albumi senza "schiacciarli", in modo da ottenere un composto soffice.
Informate in forno già caldo, per 40 minuti a 180°. La vera magia di questa torta dipende da come avete incorporato gli albumi...se l'avete fatto bene, a metà cottura la vedrete gonfiarsi come se ci fosse il lievito!
Servire fredda accompagnata da un buon vino bianco, oppure puccettatela nel latte caldo.
Saluti golosi e ...buon autunno!!
Quella di castagne è quella centrale in basso, con il colore del compensato!!!!

lunedì 3 ottobre 2011

Experimentum!!!

Ah, vi avviso...i miei prossimi obiettivi sono i Krumiri e le Paste di meliga! A breve le ricette definitive...prima devo collaudarle!

TONNO DI CONIGLIO

Altro giorno , altro sapore...Proprio ieri sono tornata al paesello d'origine per una rimpatriata culinaria tra il mio pancino e i sapori monferrini...Che goduria!
C'era la festa del tartufo a Montiglio Monferrato e, come al solito in queste sagre, la sottoscritta ha ruminato a sbafo a suon di assaggini tra le bancarelle. Vuoi non assaggiare tutte le tome presenti e tutti i vini che ci sono??? metti poi che si offendono!! Così una mucca, un vitello e due loro amici sono sbarcati in fiera e hanno smangiucchiato tutto...no, non proprio tutto...le candele di cera d'api le ho lasciate...e anche i gioielli in vetro.
Però mi sono avventata sul menù della proloco con la bramosia di un naufrago, rendendo onore per ogni boccone. Peccato che ci fossero 30 gradi e poca ombra...però proprio bella giornata!
E dopo questo aerosol di monferrinitudine (neologismo bovino!!) mi vien voglia di lasciarvi una ricettina molto di nicchia, forse poco fruibile, ma da tener buona lì "che tanto vien utile, prima o poi"!
Si tratta del TONNO DI CONIGLIO!
Per prima cosa, prendere un coniglio e insegnargli a nuotare a banchi...no, scherzo!
Se vi capita di cucinare del coniglio e poi ve ne avanza un po', il giorno dopo, quand'è freddo, disossatelo a mano e con le dita riducetelo a sfilaccetti piccoli (più o meno come i filaccetti del tonno!). Prendete un barattolo largo e basso e alternate strati di coniglio con qualche fettina di aglio, foglie di salvia e qualche cappero (non esagerate con gli aromi, senno coprono gli altri gusti). Proseguite a strati finché avete coniglio, poi, al temine, con una forchetta compattate il tutto e ricoprite di olio d'olia.
Lasciate riposare in frigo per una notte e un giorno e...tadhaaaa...ilo conigli sa di tonno, è cremoso e potete mangiarlo come antipasto freddo!
Ammetto ci averlo anche messo sulla pizza, ed è ottimo anche lì!
Ciao a tutti e buone ruminate!

mercoledì 28 settembre 2011

Slurp!

Ciao a tutti! ieri ho fatto i baci di dama secondo la ricetta che vi avevo dato e li porterò ad assaggiare a certi Scetticoni che conosco! Poche righe per raccontare il mio fine settimana, passato, da buona golosa, in Piazza Vittorio a Torino. A far cosa??? Ma ad assaggiare la qualsiasi presso gli stand della coldiretti di tutt'italia. Tra delizie sotto vetro, sott'olio, sotto zucchero e sotto sale, tra marmellate, salse piccanti e tanto olio e formaggio...una bella domenica! Una menzione particolare allo stand dell'azienda agricola di Quarrata "Canto di Primavera del Sogno Antico" che mi ha solluccherato con una gelatina di vino che ben si sposa con i formaggi pastosi(azienda.michelozzi@libero.it)! E soprattutto, le due graziose pulzelle, mi hanno dato la ricetta della Pappa al Pomodoro toscana. Appena l'avrò testata la condividerò con voi!!

!!!!!

venerdì 23 settembre 2011

MILLEFOGLIE DI VERDURE AL PESTO

Ciao! Ancora mutua, ma oggi inizia ad andare bene! Ieri ho passato la giornata a creare, con un piacevole intermezzo di chiacchiere, che fanno sempre bene. Secondo la filosofia dello Xiao Tao, cioè la Via del Sorriso, non c'è nulla di più importante del sorriso. Una buona risata può elevare l'essere umano, portandolo in una condizione di pace ottimale. Insomma, cosa c'è di meglio di una buona risata? Con ciò non intendo dire che sono una compagnona, anzi, riconosco di avere un carattere tendenzialmente schivo e paturnioso, però mi piace divertirmi se ne capita l'ccasione. Il mio obiettivo nella vita è sicuramente diventare il Buddha che ride!
Intanto per oggi, visto che devo mangiare vitamine, vi lascio un tortino MILLEFOGLIE DI VERDURE AL PESTO.

4 patate pasta gialla
5 zucchine
5 carote
tazza di pesto
sale & olio

Con il pelapatate ad archetto tagliare sottilissime le verdure per la lunghezza (ecco le millefoglie!). Prendere uno stampo rettangolare di alluminio piccolo (avete presente la dimensione di quelli dei ristoranti cinesi take-away???? quelli!) oppure uno stampo in silicone e ungere il fondo.
Alternare uno strato di patate, uno di zucchine e uno di carote, mettendo sempre una puntina di sale per non avere un prodotto finale insipido. Ogni volta che finite un terzetto di strati mettete un sottilissimo filo di olio e ricominciate con patate, zucchine e carote e così via finché non finite le verdure. Chiudere con un foglio di stagnola e cuocere o a bagnomaria o a vapore per 20 minuti.
Sformare caldo e condire col pesto.

Ve lo garantisco...è un piatto sanissimo, ma incredibilmente gradevole alla vista e gustosissimo!
(P.s.: a proposito di bagnomaria, sapete da dove arriva il termine? Da Balneum Mariae in latino medievale, derivante da un'ipotetica alchimista, Maria la Giudea, vissuta intorno al medioevo, che usava questo metodo di cottura per fare i preparati alchemici! Mi piace l'idea di usare termini alchemici per la cucina..in quanto i tre stadi di trasformazione della materia sono applicabilissimi in padella!!!!!!)
Vabbè, basta vaneggiamenti, a presto!


giovedì 22 settembre 2011



Ma secondo voi, io posso dover scrivere così???? Lei è Nuit!

PIADINA di mucca!

Altro giorno di mutua...non c'è cosa peggiore dell'aspetto di un bovino malaticcio...ho le pezzature stinte e i cornini molli!
La cosa piacevole dello star male è l'occasione di poter stare spaparanzata a fare tutte quelle cosine stupide per cui non si ha mai tempo.
Certo, non sto parlando di lavori arretrati come lavare dentro il frigo o pulire dietro i mobili, ma di quei lavoretti manuali che la mucca ama fare in vista del Natale! Ieri ho fatto il primo amigurumi a forma di rotolino di sushi...e devo decisamente migliorare...somiglia di più a una palletta colorata! :)!
Per me, ammetto, il Natale è sempre stata una festa problematica, tendenzialmente piena di aspettative, di rancore e di rimpianto, MA, da quando ho scoperto il piacere dei regali fatti in casa, bhe, è diventata la mia festa preferita!(anche la presenza di un vitello ha aiutato!) Così, quest'anno, amigurumi per tutti...il che, tradotto, significa che ho la casa piena di gomitoli colorati...il che è decisamente apprezzato dalle due gattone!
                                                                     (Lei è Maya!!!)

Questi giorni di mutua sono davvero benedetti, stavo cominciando a dare di matto a causa delle ferie NON fatte e ora sono qui che guarisco e mi rilasso. Sta avvicinandosi il Mese dei Compleanni...anni fa, a ottobre, ne festeggiavamo ben 5, oggi...non so...molti se ne sono andati per la loro strada e la mucca non può far a meno di essere un pochino malinconica. Vabbè! Sarà meglio che torni sul mio ponticello zen...magari passa qualche cadavere di cui sghignazzare!

Per oggi vi propongo una ricettina deliziosa e semplicissima...la PIADINA!
Per 10 piadine occorrono

400 g farina
lievito
100 g strutto (Ahhh, lo strutto...grasso sceso dal cielo per donare agli uomini il colesterolo!!!!però è buonissimo!)
acqua calda q.b.
Sale
Fare una fontana con la farina mista al lievito, metterci al centro lo strutto e l'acqua calda per scioglierlo. Aggiungere sale e cominciare a impastare (eventualmente farsi aiutare da un gatto), aggiungendo acqua se l'impasto è troppo duro. Deve risultare elastico e morbido, ma non attaccarsi alle dita. Ricavare 10 palline e tirarle col mattarello fino a raggiungere il diametro desiderato, dopodiché cuocerle in una padella anti aderente caldissima, 2 minuti per lato finché non fanno "le bolle". Farcitele con tutto ciò, tra dolce e salato, che vi solluchera e ...ciomp!!!!

mercoledì 21 settembre 2011

Un poco di filosofia!!!!!

L'allievo vede per la prima volta la grande montagna:
ne resta folgorato.
Dopo un pò di tempo non riesce più a vedere la grande montagna,
malgrado questa sia sempre li.
Verrà un giorno in cui rivedrà la grande montagna con occhi diversi:
allora non sarà più allievo, ma Maestro.
- M. Chang Dsu Yao.

TORTA DI BANANA

Atch...21 settembre, equinozio alle porte e io mi sono presa una mezza influenza coi fiocchi, causa le temperature montane di questi giorni! Le mie coinquiline sono diventate palle di pelo quasi moleste, tanto vogliono costantemente starmi addosso! Cosa che, tra l'altro, trovo adorabilmente tenero (anche se sono ben conscia che mi sfruttano!!!)
Così, stando male, mi tocca stare a riposo a casa, e questo vuol dire tanta nanna e tanta pappa ricostituente.Mica male, no? E' bello trovare i lati positivi anche nel moccio al naso, rende le giornate più leggere!
A tal proposito oggi vi offro una fetta di TORTA ALLA BANANA, dolce delizioso e energetico, apprezzatissimo dai miei amici.

500 g banane
100 g noci
100 g burro
250 g farina
1 uovo
120 g zucchero
lievito
cannella (una bella cucchiaiata)
yogurt (se serve!)
1 buon libro

Le banane devono essere belle mature, perchè vanno schiacciate con la forchetta. Quando avrete ottenuto una purea grossolana...buttateci dentro gli altri ingredienti. Visto la complessità della preparazione, dopo che avrete mescolato insieme tutto, infornate in uno stampo a ciambella (ma ho avuto buoni risultati anche con le formine dei muffin!) e cuocete a 200° per 25 minuti circa. Come al solito, andate a naso!!!
Il buon libro serve per ingannare l'attesa durante la cottura. Al termine, vi serve per leggere mentre fate merenda col dolce tiepido e una bella tazza di té!

A proposito di libri, sono totalmente innamorata dei libri di Jasper Fforde. Riesce a dar vita a un mondo splendido e onirico, i personaggi sono bizzarri e adorabili...insomma, è il tipico libro che vi prende a tal punto da doversi far violenza per riuscire a chiuderlo per far qualsiasi altra cosa!
Vabbè, muggiti malaticci!


venerdì 16 settembre 2011

STRUDEL DI PROSCIUTTO

Bene bene...la mia nuova avventura mi prende più di quel che credevo. Probabilmente il mio narcisismo e il mio essere prolissa stanno avendo la meglio sulla timidezza. Chissà se è un buon segno!?!?!
Comunque...oggi il tempo è finalmente settembrino e questo vuol dire meno caldo, quindi il bovino con la pressione bassa sta decisamentete bene!
Per essere fedele al nome del blog oggi vi delizio con una bella frase zen, che trovo multo illuminante! 
 
Camminando, semplicemente cammina. Stando seduto, semplicemente siedi. Soprattutto, non tentennare. (Yun-Men) 

E, come aggiungerebbero le mie due coinquiline grasse e pelose, "Pigroneggiando, semplicemente fà schifo"...e chi di voi ha avuto a che fare coi gatti capisce bene quanto il fenomeno della PESANTITE CULICA sia una piaga dilagante nel mondo felino.
Resistendo alla tentazione di uccidere la vicina di casa pianista, mi sollazzo dandovi una ricettina di stagione che ha fatto la gioia dei miei commensali poco tempo fa. Si tratta di una torta salata bella rustica, anche se un poco laboriosa!
Lo Strudel di Prosciutto si fa con
3 fettone di prosciutto cotto (o 300 g in tutto)
250 g farina
200 g zucchine
140 g pomodoro
120 g peperone
120 g ricotta
1 uovo
latte e parmigiano quanto basta (cioè, a seconda della golosità!!!)

Prima bisogna far la pasta, impastando la farina con poco olio e 150 g di acqua tiepida. Fate una palla e lasciate riposare. Intanto tagliate il pomodoro a dadini e la zucchina e il peperone a listarelle e saltate in padella gli ultimi due ingredienti per renderli un po' meno crudi!
Amalgamate a parte la ricotta con l'uovo. Stendere la pasta sottilissima cercando di darle una forma vagamente rettangolare e disporvi sopra (lasciando spazio ai lati per chiudere tipo strudel), in quest'ordine: prosciutto, zucchine, peperoni, ricotta, pomodori e parmigiano. Chiudere la pasta e spennellare di olio per farla diventare bella dorata. Disporla in una teglia con carta da forno per evitare che esca sughetto durante la cottura e faccia attaccare lo strudel. Cuocere a 180°per mezz'oretta circa.
Dopodichè, slurpatevela e leccate i baffi alla faccia mia!!!!
                                                                 

martedì 13 settembre 2011

BAGNETTO VERDE ALLA PIEMONTESE

Ah, è ora di uniziare questa nuova avventura...siamo in un'era di cinguettamenti e taggature...un bovino deve adattarsi a muggire online per restare al passo coi tempi!
Non ho mai tenuto un blog, però sono all'antica e amo tenere un diario...non dev'essere molto diverso!! A prescindere se qualcuno mai mi leggerà o meno, sono curiosa e contenta di iniziare! Come molte, credo che il film "Julie & Julia" sia indubbiamente fonte di ispirazione per chi, come la sottoscritta, vuole divulgare nell'etere il suo sapere culinario!
Quindi, come dice Il Dottore..."allons y"!!!

Questa avventura comincia all'indomani delle Sagre della cucina monferrina ad Asti. Per chi non le conoscesse..sappiate che è un'epopea orgiastica di sapori piemontesi a prezzi ridicoli, il tutto innaffiato da ettolitri di vino gratis. Credo che i più grandi condottieri della storia avrebbe rinunciato alle loro velleità di conquista per una portata di Baciuà di isola d'Asti!
Cos'è il Baciuà??? E' una zampino di maiale macerato e cotto in aceto e spezie, disossato e poi impanato e STRAfritto, alla faccia della cucina sana e vegana.
Per tornare a noi, dunque, sonoo già passati due giorni dall'evento e posso dichiarare solennemente di essere sopravvissuta alla grande. E come ogni anno, la mia passione per la cucina barotta (essendo la sottoscritta Astigiana) è esplosa prepotentemente! Quindi per iniziare vi propongo una ricettina facile facile, ma morbosamente buona...il BAGNET VERD! Dicesi anche, il lingua volgare, Bagnetto verde ed è una luculliana salsetta che metterei ovunque, esclusion fatta per i muffin e i dolci in generale!
Si prende un uovo sodo, un mazzo abbondante di prezzemolo, due spicchi d'aglio, 3 acciughe pulite e lavate e una punta di peperoncino (se avete il palato di un bovino delicato, conviene metterne proprio solo un'idea!) e si comincia a tritare tutto alla vecchia maniera, cioè sul tagliere con la mezzaluna. Sconsiglio il mixer perchè rende tutto troppo cremso e a noi piemontesi certe raffinatezze non attirano molto.
Intanto ammollate mezza michetta in acqua e aceto (anche qui...la dose va secondo il proprio gusto), strizzatela e tritatela insieme al resto. Raccogliete il tutto in una ciotolona e abbondate con olio d'oliva, fino a ottenere una salsa densa e verde.
Ta....Dhaaaann! Ecco a voi il condimento per eccellenza di lingua e bollito, ma anche sul pane, sul pesce...insomma su tutto ciò che vi garba!!!

Vabbè, per essere una che temeva di non saper cosa scrivere...ho già esagerato! A presto per altre delizie! Saluti dalle due gatte, ora il bovino lucida la sua stalla come si addice a una brava massaia!